Sull’onda del cambiamento

Karim Chedid:
Buongiorno e benvenuti ad Around the World per la presentazione delle nostre prospettive per il Q4, il trimestre conclusivo di questo anno denso di eventi, nella quale ci concentreremo su due questioni. La prima è il posizionamento alla luce della riduzione dei tassi e l’opportunità di incamerare reddito e reddito fisso nonostante rendimenti obbligazionari ancora alti. La seconda riguarda lo sfruttamento della maggiore ampiezza del mercato azionario tramite titoli di qualità al di là del settore tecnologico.

Pur mantenendo la propensione al rischio, il contesto macroeconomico e i mercati ci sembrano ancora volatili e i rischi geopolitici restano strutturalmente elevati, motivo per cui riteniamo adeguato un approccio selettivo alle opportunità e ai rischi che ci attendono. È qui con me Nathalie Gill del BlackRock Investment Institute, che sviscererà i nostri principali temi di investimento per il resto dell’anno. Poi io dirò due parole sulle implicazioni di questi temi per i portafogli.

Natalie Gill:
Grazie Karim. Dopo il nostro ultimo incontro, a metà anno, le azioni sono andate ancora bene, ma non in modo continuativo. I timori di recessione e la liquidazione di alcune posizioni hanno generato periodi di volatilità. Potremmo assistere a ulteriori alti e bassi in vista delle presidenziali USA. Per quanto riguarda il sovrappeso delle azioni, passiamo dall’orientamento al settore tecnologico USA a un ventaglio più ampio di opportunità.

La crescita degli utili statunitensi infatti non riguarda più solo un gruppo ristretto di aziende, segno che l’economia è più resiliente. I mercati scontano questa evoluzione. La Fed ha inaugurato il ciclo di allentamento, ma secondo noi non taglierà i tassi di riferimento tanto rapidamente quanto previsto dal mercato, a causa dell’inflazione vischiosa. Assumiamo inoltre un sottopeso sui Treasury USA a breve scadenza. Preferiamo infatti i Treasury a media scadenza e i titoli di credito di qualità. Il nostro primo tema di investimento è “aderire alla realtà”.

Secondo noi l’economia reale offre grandi opportunità perché gli investimenti convergono nelle infrastrutture, nei sistemi energetici e nella tecnologia. Riteniamo che le aziende debbano aggiornare i business model e investire per restare al passo. Quindi per gli investitori i fondamentali societari saranno più importanti che mai. Il secondo tema è “aprirsi al rischio”. Per far fronte a prospettive estremamente incerte non basta semplicemente ridurre il rischio. Cerchiamo investimenti che possano dare risultati positivi in più scenari.

Quest’anno si è materializzato lo scenario “tutto concentrato sull’IA” e una manciata di titoli favoriti dall’intelligenza artificiale continua a trainare il mercato anche nelle battute finali dell’anno. Prediligiamo tuttora il tema IA, ma con un’esposizione diversa. Occorre pazienza perché l’IA ha ancora molta strada da fare, ma il mutato sentiment sulla spesa in conto capitale nell’IA potrebbe pesare sulle valutazioni. Abbiamo quindi ampliato l’esposizione alle società dei settori energia e utility che offrono input essenziali all’IA e alle aziende attive nel real estate e nelle risorse che partecipano all’espansione.

Siamo pronti ad aggiustare il tiro nel caso in cui un altro scenario prendesse improvvisamente il sopravvento. E infatti il terzo tema è “anticipare la prossima ondata”. Si tratta di essere dinamici e pronti a ribaltare le asset allocation laddove gli esiti e le opportunità di investimento possono essere molto diversi.

Karim Chedid:
Grazie Natalie. Allora quali sono le implicazioni per i portafogli degli investitori? Sfruttiamo la maggiore ampiezza del mercato rafforzando l’esposizione all’S&P 500 equamente ponderato, ma manteniamo un core di qualità e la preferenza per le strategie high conviction non vincolate e azionarie. In ambito azionario cerchiamo di posizionarci in vista dei cicli di allentamento globali tramite l’esposizione alle utility e conserviamo per lo più un approccio selettivo alle azioni non USA, con un occhio di riguardo per le opportunità in Europa.

Siamo selettivi anche nelle infrastrutture sostenute dall’espansione dell’IA e da politiche favorevoli nei mercati obbligazionari dei Paesi avanzati. Alla luce dell’allentamento monetario, occorre incamerare reddito finché i tassi sono alti e in questo senso i prodotti basati su obbligazioni a scadenza fissa ci sembrano i più adatti. Quanto ai titoli di stato, preferiamo investire in euro ed estendere la duration in Europa più che negli Stati Uniti, dato che probabilmente nel medio periodo la BCE taglierà i tassi più rapidamente di quanto si attende il mercato.

Nella ricerca di qualità prediligiamo inoltre l’esposizione all’euro e ai titoli di credito. Nel complesso, intravediamo margine per ulteriori allocazioni nel reddito fisso poiché le nostre analisi sul posizionamento dei clienti rivelano che gli investitori della regione EMEA sono tuttora poco avvezzi a esporsi alla duration considerando tutto lo spettro di rischio. Infine, in generale, si potrebbe aumentare l’esposizione agli asset alternativi.

Puntiamo agli strumenti alternativi liquidi e alle strategie multi asset per un maggior potenziale di rendimento corretto per il rischio e prediligiamo i titoli che distribuiscono dividendi usando strategie basate sull’alpha di qualità elevata come fonte di reddito. Usiamo l’oro come copertura a fronte dei forti rischi geopolitici e i mercati privati per attingere a rendimenti stabili con potenziali vantaggi in termini di diversificazione. Leggete di più sulle nostre view e sul nostro ultimo report con le indicazioni per gli investimenti. Grazie per essere stati con noi.